E' stata presentata oggi alla Reggia di Caserta la seconda parte della ricerca sulla sentiment analysis della Reggia, sviluppata da SCAI (SuperComputing Applications and Innovation), dipartimento HPC del consorzio Cineca. I risultati confermano che la strategia social del monumento è molto apprezzata dal pubblico e svelano anche l’interesse del sistema internazionale dei musei.
Il 2017 è stato un anno ricco di innovazioni per la Reggia di Caserta: nuovo sito web, nuova strategia di marketing che tra le altre cose ha visto l’organizzazione di numerosi eventi e collaborazioni con enti del territorio, più attenzione all’uso dei social network come strumento di informazione e promozione turistica (+60.000 like su Facebook, +4.400 followers su Twitter, +1600 recensioni su Tripadvisor). Tutto questo si è concretizzato con un aumento dei visitatori di circa il 23%.
La sentiment analysis dei dati raccolti tramite i social network, i cui risultati sono stati presentati oggi, è nata da un accordo tra un’eccellenza nazionale nell’ambito culturale, come la Reggia di Caserta, e un’eccellenza nazionale nell’ambito delle infrastrutture digitali come il consorzio di supercalcolo Cineca di Casalecchio di Reno, e prevede l’utilizzo delle tecnologie di supercalcolo e visualizzazione, per la conservazione, gestione, osservazione e fruizione di dataset di grandi dimensioni, per lo sviluppo di applicazioni innovative per la gestione della Reggia e per migliorarne la fruizione da parte dei visitatori.
“Il nostro obiettivo è fare in modo che la Reggia diventi una efficace macchina comunicativa, utilizzando il feedback dei social network, che sono i mezzi di comunicazione più vicini ai nostri visitatori – spiega il Direttore Mauro Felicori – e auspico che il sistema museale italiano si doti di strumenti preziosi di conoscenza come quello elaborato da Cineca per favorire l’interazione con il pubblico e comprenderne le esigenze.”
I numeri della ricerca dicono che oltre la metà delle interazioni complessive registrate sui social (post, tweet e recensioni) hanno un sentiment positivo nei confronti della Reggia (con un valore medio negli ultimi 3 anni pari a 74 (in una scala da 0 a 100). Più elevato il sentiment di Facebook (80), lievemente inferiori i valori di Twitter (73) e Tripadvisor (70). Gli effetti di questa strategia hanno avuto un’eco importante anche all’estero sia da parte del “sistema museo” (dal sentiment pari a 47 del 2015 si è passati a 85 nel 2017), sia da parte dei visitatori che hanno visto un aumento del sentiment associato alle loro visite (da 70 a 74). Particolare il fenomeno di opposizione tra il flusso di visitatori e relativo sentiment quando si “superano” determinati livelli di presenze. Emblematiche le giornate con ingresso gratuito alle quali si associano sempre valori di sentiment bassi dovuti alla difficile fruizione delle bellezze del palazzo reale.
I Big Data non sono importanti solo per il mondo produttivo, ma dominano anche il sistema dei beni culturali e del patrimonio artistico monumentale e paesaggistico: dalla comunicazione, alla visualizzazione multimediale, dalla ricostruzione grafica 3D e delle sue applicazioni di rendering e di produzione innovativa di contenuti. La sentiment analysis, ovvero i metodi matematici/statistici che si occupano di analizzare tali informazioni, ha lo scopo di quantificare l’intensità (positiva/negativa) di un sentimento descritto in linguaggio naturale in un testo.
Il valore aggiunto della sentiment analysis rispetto alle usuali tecniche di customer satisfaction sta nel fatto che si tratta di ascoltare emozioni che vengono fornite in modo spontaneo e proprio per questo rispecchiano le reali aspettative e gli stati d’animo degli utenti. In questo modo è possibile trasformare l’immensa mole di dati generati dai social media in conoscenza. L’analisi della percezione di un bene culturale da parte della cittadinanza diventa, dunque, un ineguagliabile strumento di marketing territoriale ed un indicatore politico che può orientare ed indirizzare scelte ed azioni.
“Il Cineca conferma il suo impegno per il Cultural Heritage 4.0, nell’ambito della ricerca e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. La collaborazione con la Reggia pone le basi per lo sviluppo di un ecosistema digitale innovativo, che possa essere utilizzato e condiviso a livello nazionale e internazionale, grazie alle risorse di High Performance Computing, Big Data analysis, grafica avanzata, e per la creazione di ambienti virtuali che favoriscano l’accesso a database di informazioni culturali, in modalità open data e crossmediale”. Ha dichiarato Sanzio Bassini, in collegamento dalla sede del Cineca a Casalecchio di Reno.